Stampa flexografica: prepara il pdf per il clichè flexo
Stampa flexografica: ecco come preparare il pdf per il cliché.
Stampa flexografica richiede precise lavorazioni per finalizzare il Pdf adatto per la realizzazione del cliché.
1. Attraverso il software di pre-flight di Flexo 24 per la preparazione del file per la realizzazione della lastra flexografica.
Sono disponibili vari tipi di programmi professionali per generare i pdf per la realizzazione delle lastre flessografiche digitali. Alcuni software professionali:
ArtPro software dedicato alla generazione dei pdf per la flexo distribuito da Esko. Azienda capofila nella creazione e distribuzione di software e hardware per il settore flessografico.
Il più diffuso Adobe Illustrator della Adobe System, casa madre del formato file PDF. A differenza del primo, Illustrator non ha strumenti nativi di estrema precisione a parità di controllo delle caratteristiche di generazione del PDF.
CorelDRAW Technical Suite 2017, piattaforma molto complessa per la creazione di pdf in modo professionale. Disponibile anche la versione di prova.
2. Nel pdf per la flessografia vengono retinati gli oggetti e le immagini con percentuale di tonalità.
Il pdf per la stampa flexografica va preparato con cura e precisione, questo per evitare spiacevoli risultati non ottimali nella stampa. Il file pdf per la stampa flexografica deve contenere preferibilmente oggetti e immagini vettoriali e non raster.
La differenza sostanziale tra vettoriale e raster:
il vettoriale è costruito da funzioni matematiche che restituiscono la massima risoluzione dal dispositivo di uscita,
il formato raster è formato da un insieme di pixel, ri-campionato dal dispositivo di uscita.
Se il file pdf caricato contiene immagini a tono continuo (scala di grigio, CMYK o RGB) verranno retinate.
PRO TIP
Se il file pdf contiene immagini a tono continuo verranno retinate. Attenzione. Le immagini RGB o LAB, verranno convertite in CMYK con un profilo standard ISO Fogra39 e quindi i risultati stampati potrebbero essere imprevedibili.
Convertire le immagini prima di inserirle. E' inoltre suggerito che la risoluzione dell'immagine contenuta nel pdf, osservi la seguente equazione:
Risoluzione (DPI) = LPI x 2
LPI: lineatura in inches utilizzata per la creazione delle lastre / stampa.
Esempio. Si stampa a 150 LPI (60 LCM), l'equazione diventerà: 150 x 2 = 300 DPI
ossia, l'immagine, al formato 1:1 dovrà avere 300 DPI.
Se il rapporto LPI/DPI è ampiamente maggiore di 0,5, il risultato stampato sarà molto "sgranato”, perché il RIP interpola l'immagine per ottenere le informazioni mancanti.
Sono ammesse solo immagini a colori CMYK o a colori Pantone.
Inserire nella tavola del progetto, prima dell’esportazione, le immagini che saranno rasterizzate in risoluzione: DPI corrispondenti a LPI x 2
3. Dimensione minima dei testi per i pdf per le lastre flessografiche.
Il testo minimo consentito dalla normativa vigente è per le confezioni più piccole di 0,9 mm riferito alla “x” minuscola. Tale grandezza è svincolata dai punti del corpo della font, visto che ogni famiglia di caratteri differisce anche se la misura del corpo è di pari punti tipografici.
PRO TIP
Il testo minimo dovrà essere aumentato di dimensione rispetto alla normativa vigente nel caso stampato in negativo colorato perché tenderà “a chiudersi”.
La stampa di testi in negativo con lastra spessore 1,14 mm, stampato con inchiostri UV su film, è in grado di riprodurre testi e grafismi così piccoli.
Per esempio, non è garantito che si possa ottenere lo stesso risultato con stampe da cliché con spessore 2,84 mm con inchiostri ad acqua su carta o cartone. Questo perché l'inchiostro più liquido, il materiale più assorbente e le pressioni di stampa in gioco su tali lastre, generano una frizione meccanica sul supporto finale, che tende a far debordare l'inchiostro.
4. Il pdf contiene le font: meglio convertirle.
Nel caso ci siano dei testi, per una sicura lavorazione della lastra è raccomandato trasformarli in tracciato prima dell'esportazione del pdf. Nel flusso di lavoro, il RIP controllerà i riferimenti delle font incorporate e nel caso non trovasse l'esatto valore, non verranno sostituite e il pdf verrà bloccato.
Per evitare spiacevoli rigenerazioni dovute alla sostituzione, si accettano solo pdf:
- con font incluse
- oppure, se non possibile, con font convertite in curve.
Come indicato nell'articolo dedicato al software per analisi del PDF.
5. Sovrastampa del testo e degli oggetti per evitare sormonti colore e risultato di stampa non voluto.
Ulteriore accorgimento da utilizzare per generare il pdf per la realizzazione della lastra per la stampa flexografica è quella di prevedere i sormonti colore.
I sormonti sono delle abbondanze che si creano tra un colore e l’altro per evitare che si noti una zona chiara nel caso di un fuori registro.
In funzione della macchina da stampa e dallo spessore del cliché utilizzato si espande il colore più chiaro, all’interno del colore più scuro.
PRO TIP
Dove possibile è consigliato inserire testi e oggetti in sovrastampa sul fondo per non avere problemi di registro.
6. Imposition per aumentare il volume di produzione
Nel software per analisi del PDF si possono caricare file di grandezza massima pari a 123 x 200 cm. Su tale grandezza si possono disporre più medesimi soggetti per aumentare il volume di produzione.
PRO TIP
Lo sfalsamento del soggetto permette una rotazione uniforme del cilindro evitando sobbalzi e relative zone non impresse dal colore.
7. Compensare la normale distorsione della lastra
Il ridimensionamento asimmetrico è utile per la generazione del cliché per stampare con la macchina flessografica. Noto in quale direzione la lastra verrà montata sul tamburo, il ridimensionamento potrà compensare la normale distorsione della lastra . Il ridimensionamento non ha effetto sulle dimensioni delle pagine nel documento, ma solo sulle dimensioni con cui viene generato il pdf.
PRO TIP
Può essere utile la tabella per il calcolo che trovi nel post dedicato.
8. Esportazione del pdf per la generazione del cliché per la stampa flexografica.
L'esportazione del pdf dovrà sempre comprendere tutti i colori utilizzati nel file originale, nel file di progetto:
- i Pantoni, se previsti,
- i colori speciali, ad esempio bianco o vernici,
- oltre alla quadricromia, se utilizzata.
PRO TIP
Una volta caricato il pdf nel configuratore, l'analisi online genererà le anteprime con il nome dell’inchiostro/canale. Se non è necessario al progetto disabilitare la realizzazione dell'inchiostro/canale già in fase di esportazione: aumenta la velocità di risposta del software online.
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